Coperta nautica, i migliori materiali per realizzarla

coperta barca

E’ molto importante scegliere i migliori materiali per realizzare la coperta di un’imbarcazione. Esistono soluzioni più prestigiose, dall’alto valore estetico e qualitativo, come la coperta in teak massello, ma ci sono anche diversi materiali sintetici che consentono di ottenere un buon risultato senza spendere somme troppo esose.
Nel caso in cui vogliate puntare all’eleganza allora la soluzione idonea è quella della coperta in teak, questo renderà la barca anche adatta a una valutazione superiore in caso di vendita futura.
Attualmente in molti optano per una coperta in vetroresina, un materiale senz’altro ottimo, ma con appeal drasticamente inferiore rispetto al teak, rivestimento nobile e maggiormente sigillante rispetto all’altro.

Copert in teak massello: i pro e i contro del nobile materiale

Se avete deciso di realizzare una coperta in teak dovete prendere in considerazione sia gli aspetti positivi che quelli negativi. Il teak è un materiale duro, idrorepellente e non marcisce infatti è perfetto per il contatto con il mare proprio perché non si rovina. Questa particolarità è data dal fatto che questo tipo di legno è ricco di oli naturali che lo rendono impermeabile e in grado di mantenere l’umidità con costanza nel tempo.
E’ molto facile da lavorare e da incollare ed è più duraturo rispetto agli altri tipi di legno oltre che gradevole esteticamente in quanto appare oleoso. Si tratta di un legno di origine asiatica, marrone chiaro e leggermente tagliato, con il passare degli anni tende a diventare grigio.

Se scegliete questo materiale state decidendo di dare un valore aggiunto alla vostra imbarcazione, ma attenzione, se acquistate una barca con coperta in teak assicuratevi che sia bene tenuta. Cambiare una coperta perché non tenuta bene vorrebbe dire sostenere un costo molto alto.
Uno svantaggio di questo materiale è innanzitutto il costo del materiale, decisamente oneroso e delle ore di lavoro, superiori rispetto a quelle impiegate per altri materiali, necessarie a realizzare un ponte in teak massello.
Altro svantaggio di questo materiale sono i comenti e la larghezza dei filarotti. Solitamente questi sono di circa 5 centimetri, non molto spessi, dunque anche una coperta in teak può non essere estremamente durevole.

Coperte in iroko e altri materiali: vantaggi e svantaggi

La coperta di una barca bella e di valore non deve essere necessariamente in teak. Esistono davvero tanti materiali validi come ad esempio l‘iroko, legni in compensato marino, tredmaster, linoleum oppure una semplice tela verniciata. Simile al teak, ma non uguale, è l’iroko: materiale di origine africana che con il tempo tende a diventare particolarmente scuro assumendo il colore del caffè, dunque un marrone che va nel nero. Altro difetto da considerare è che tende a fessurazioni profonde alla fibra. Nel caso del teak le fessurazioni sono longitudinali e quindi restano in superficie mentre con l’iroko queste diventano molto più profonde.

Altra soluzione è quella della verniciatura. Sin dal passato si usava creare coperte con tavole di legno ma stuccate e verniciate con smalto chiaro. Il vantaggio di questa soluzione sta nel costo, inferiore a quello di una coperta in teak o iroko. Lo svantaggio è che queste imbarcazioni sono più soggette all’usura, anche se sono facilmente verniciabili.

 

 

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